luogo: Firenze cliente: Comune di Firenze
superficie territoriale: 1.260 m²
superficie costruita: 1820 m² costo: 4.560.000 euro
E' un'istituzione tesa a rinsaldare il legame fra la storia del calcio in costume fiorentino e la contemporanea attività del club cittadino. Il confronto con l'adiacente stadio di Pierluigi Nervi interferisce con il progetto. E' un rapporto di scala difficile, almeno quanto il rapporto fra i linguaggi. L'espressione allora si affida a una sagoma concentrata e compatta, un volume solitario ed elementare, ma orgoglioso della sua presenza, proprio come le architetture di questa città. La forma interpreta i temi della curva e della circolarità tipici di tutti gli impianti sportivi, della condizione del calcio, del pallone, con i suoi voli e le sue traiettorie. Sono linee già impresse da Nervi alle forme e alle strutture in calcestruzzo visibili nelle gradinate curve, nelle scale elicoidali e nelle altre soluzioni ardite della materia. Il nuovo museo ripete queste forme circolari, condensandole in alcuni piani cementizi, mostrati anche all'esterno, li avvolge in un manto di vetro, che mostra la vita interna. Questo cilindro dinamico e astratto, che riflette gli scenari circostanti, viene appoggiato su un manto erboso. I suoi fronti sono fatti della trasparenza delle vedute, dei riflessi dello stadio e degli altri impianti o dei prati, degli alberi e degli sportivi in visita. Anche dall'interno si potrà continuamente osservare il complesso degli impianti sportivi che si trovano al Campo di Marte, immersi tra gli alberi. Così il museo è un osservatorio per lo stadio esistente, ne evoca le forme e i materiali, vede e viene visto, ma anche gli amanti del calcio, attraverso le ampie pareti vetrate potranno vedere e essere visti, ristabilendo quella condizione corale di un pubblico protagonista della scena, che è tipica dello stadio e del tifo.