luogo: L'Aquila
cliente: Techniconsult srl
costo: 413.166 euro
Figure frontali, semplici e spesso stratificate, definiscono i margini delle forme spaziali e urbane di questa città, improntate a regole prospettiche altrettanto elementari, di una solidità plastica espressa dai colori chiari della pietra, bianca come le montagne innevate che circondano i centri urbani. Riflettendo sui prodotti che questo centro direzionale inventa e gestisce, ritrovo ancora lo stesso nitore di colori e forme, la stessa razionalità, confermata fin dalle mie prime esperienze sui farmaci: erano liquidi in contenitori di vetro, trasparenze e fragilità preziose impiegate a curare le imperfezioni; magari la penicillina, una polvere tutta bianca, immacolata, dotata di un potere quasi magico di guarire; oppure l'acqua ossigenata - che aveva finalmente sostituito i bruciori dell'alcool - formava una reazione bianca sulle ferite, come bianchi erano le bende o il cotone che veniva sfregato sui tagli infetti. E' la lotta senza quartiere fra le infezioni e l'asepsi, quasi una metafora dell'eterno conflitto fra bene e male; solo più tardi ho compreso che l'asepsi non esiste. Ma per me il ricordo dei farmaci è collegato a questa idea di bianca asepsi e di cristallina trasparenza; è un pensiero di sostanze intoccabili, dagli odori artificiali, sostanze preziose e miniaturizzate, poi dilatabili in effetti grandiosi, con un senso di straordinaria magia. Nasce una sbigottita vertigine fra l'infinitamente grande del corpo e del dolore e l'infinitamente piccolo del farmaco (e ancor più del principio attivo, rispetto all'eccipiente). Così il farmaco può assurgere a metafora del Moderno: è la razionalità che pretende di risolvere i problemi del mondo, anche attraverso la ricerca scientifica e la produzione in serie; fonda sulla scomposizione, sul metodo scientifico, sui processi produttivi, sulla ripetizione; pensa di poter organizzare meccanicisticamente la realtà, vista come omogenea e uniforme. Una convinzione solo parzialmente vera.