luogo: Udine
cliente: Università di Udine superficie lorda: 9.148 m²
volume: 39.387 m³³
Tende, con la sua forma, a rappresentare anche sul piano simbolico un legame fra lo studio che questi spazi ospiteranno e la natura che viene indagata, ritrovando le sue forme organiche che si intersecano in diversi ambiti e diverse misure della realtà naturale: dal paesaggio, ove forme lineari ripetute e liquide si intrecciano nella trama fondiaria o lasciando le proprie tracce nell'alveo dell'Isonzo, poco lontano da qui, ma anche dal mondo vegetale e dalle sue essenze che crescono e si avvolgono, come anche dalle figure che compongono la struttura genetica degli esseri viventi: i cromosomi. In tutti questi casi il senso della vita resta espresso dall'attrazione fra le forme, dal loro contatto e dal movimento. Forse il senso più profondo dello studio è proprio nella ricerca di un contatto, di un confronto e di un'attrazione fra diversi saperi, nello scambio di informazioni che il chiasmo inevitabilmente sottende e che l'edificio vuole riproporre, come simbolo forte dell'attività di ricerca che si svolge al suo interno, non meno che della nostra sensibilità ambientale. Da un punto di vista dell'impatto ambientale e del rapporto con il contesto l'edificio dei Dipartimenti si adatta all'intorno, è parallelo alle sue giaciture principali, il canale vi corre parallelo, si armonizza alla maglia stradale esistente, ritagliando, verso i Laboratori di Chimica, uno slargo verde che potrà in futuro essere destinato ad ampliamento per i Laboratori. I corpi lineari e ortogonali degli studi e dei laboratori si piegano per incontrarsi e all'incrocio sorge l'ingresso comune fra i Dipartimenti. Fra i vari corpi vi è un tessuto continuo di spazi aperti, ombreggiati e percorribili. Viene creato un vasto giardino nella fascia compresa fra l'edificio e il canale; il verde entra a far parte della composizione, quasi un'architettura naturalizzata, con i prati che risalgono sulla facciata principale costituiscono un tetto verde in copertura.